Siamo quasi alla fine del nostro quinto anno da homeschoolers. Gaia ha smesso di andare a scuola finita la terza elementare, Leo e Seba dopo la prima e Milla dopo il secondo anno di asilo. Nonostante l'esperienza scolastica sia stata ormai minima per tutti loro ancora non siamo riusciti a trovare una nostra routine sia di tempi, modi e ''programmi''. Sicuramente la nostra inquietudine 'scolastica' e' in parte dovuta ai grandi cambiamenti che abbiamo vissuto proprio in questo ultimo quinquennio: vendita della nostra casa in Italia, circa un anno viaggiando in caravan in Europa, di cui quattro mesi continuativi, senza mai fermarci in un posto, poi il trasferimento in Finlandia, la gravidanza, molto difficile, una mia ulteriore operazione a sole quattro settimane dal parto, e poi ancora lo scorso settembre, una brutta caduta di papaF, con rottura del tendine alla spalla destra e la sua operazione 3 settimane fa. Tutto questo ha impedito soprattutto a me di rilassarmi e di godermi questo viaggio.:-) :-) i Anche se qui in Finlandia ho piena liberta' in materia di programmi e metodi continuo a farmi prendere dall'ansia, a far giudicare da un severissimo spettatore mentale cio'che faccio e a trovarlo sempre insufficiente, ad immaginare tragici scenari in cui i miei figli, ormai giovani adulti, si trovano ad affrontare il mondo ignoranti ed impreparati, iniziando a detestarmi per questo. Ovviamente i ragazzi sono tremendamente influenzati dai miei stati d'animo relativi al nostro percorso, dal mio oscillare fra rilassamento ed ansia, euforia e timore per il futuro, sicurezza ed insicurezza. So che sembra incredibile, ma solo in questi giorni sono riuscita ad ammettere questo stato di cose con me stessa; ma il solo ammetterlo ha aperto la porta a nuove idee, nuove strade da percorrere e, lo spero tanto ad una maggiore serenita' per tutti.
Le mie due fonti piu' grandi di ansia, scolasticamente parlando, sono la matematica e la scrittura, e ovviamente la mia incertezza ha fatto si che anche per i ragazzi diventassero un grande problema. Ho provato di tutto e il contrario di tutto : obbligare e lasciar correre, premiare e punire, contrattare ed imporre, Montessori e Steiner, libri molto piu' semplici della loro eta' o piu' complessi ... i problemi sono sempre rimasti.
Fino a pochi giorni fa quando esausta una mattina ho semplicemente scelto di giocare con i ragazzi. Cronometro ad un minuto, scriviamo quante parole possiamo ed iniziamo una gara con noi stessi, NON FRA DI NOI, ognuno deve cercare di superare il suo record personale, anche io. BINGO!!!!!! L'idea e' piaciuta cosi tanto che sono io a dire basta ad un certo punto :-) E questo gioco si sta evolvendo, oggi ognuno di noi ha scelto un tema (io ad esempio ho scelto il giardino ) ed in due minuti abbiamo scritto tutte le parole collegate a quella scelta,( nel mio caso ad esempio, albero, scoiattolo, fiori, foglie ......) tutti si sono divertiti, ed io già vedo altre varianti, raccontare in un minuto una storia appena letta- potremmo chiamarlo riassunto, ma non lo faremo :-) - o raccontare in due minuti qualcosa relativa ad un argomento, alcuni lo chiamano tema, ma noi no !!!:-) E la cosa incredibile : mi chiedono in continuazione se possiamo aumentare il tempo per scrivere di piu' ma io dico di no :-) mica posso cedere subito !!!!
E da questo alla matematica il passo e' breve. Quattro o più dadi, chi tira decide se bisogna comporre il numero piu' grande o piu' piccolo possibile, se paro o dispari, e da qui in poi infiniti giochi: quali addizionare per avere la somma piu' alta, quali sottrarre per ottenere il numero piu' piccolo, per cosa si divide o di cosa e' multiplo, e cosi via in un infinito divertimento !!!! E' incredibile, ed io sono felice e motivata. Forse sto trovando la nostra strada.
Mi piacerebbe molto se qualcuno volesse condividere qui opinioni ed idee su quanto ho scritto :-) ci ringraziò in anticipo !!:-)